rimuginio

Giovedì 3 maggio, presso il centro clinico Mental Care in Via Issiglio 111/7, si è parlato di STRESS: obiettivo della serata è stato non solo il fornire informazioni e indicazioni su come lo stress agisce e su come riconoscerne tempestivamente i segnali, ma anche quello di illustrare e far sperimentare ai partecipanti alcune semplici ma efficaci strategie per fronteggiare lo stress e ricaricarsi di energie positive.

Lo stress, prima di diventare un qualcosa da combattere, è innanzitutto una risposta normale, adattiva, funzionale alla nostra sopravvivenza: quando ci sentiamo minacciati (che sia la minaccia reale o immaginata) le difese del corpo raggiungono elevati livelli di attivazione in modo automatico e rapidissimo. La risposta allo stress in questo senso è un modo evolutivamente vantaggioso di proteggere l’organismo: ci mette in stato di guardia, aumenta forza, resistenza muscolare e riflessi, aumenta concentrazione e vigilanza, ci aiuta a raggiungere elevate performance e ci tiene motivati sul lavoro o nello studio.
Risolta la tensione, fronteggiata la situazione critica o superata la minaccia, l’organismo ripristina la sua condizione iniziale di equilibrio.
I problemi insorgono proprio quando non riusciamo a rientrare in questa condizione di omeostasi:
è così che si attivano ulteriori risorse, che normalmente sarebbero preposte ad altre funzioni (lo stress “ci sottrae energia”): ad alte e continue dosi lo stress produce logoramento dell’organismo e ha effetti dannosi sulla salute, sull’umore, sulla produttività, sulle relazioni sociali, sulla qualità della vita in generale.

Ma in cosa consiste, più precisamente, la risposta allo stress?
Quando siamo in una condizione di stress intenso il nostro sistema nervoso autonomo (SNA) simpatico (da cui appunto dipende la reazione allo stress, anche detta di “attacco o fuga”) aumenta la sua attività, rilasciando una serie di ormoni (principalmente adrenalina e cortisolo) che ci preparano all’emergenza, aumentando il battito cardiaco, la respirazione (per avere maggior apporto di ossigeno ai muscoli) e la pressione sanguigna.
All’attivazione del SNA simpatico corrisponde una dimunizione dell’attività del SNA parasimpatico (la branca del SNA deputata al controllo delle funzioni di riposo e digestione).
Una buona condizione di equilibrio prevede un giusto bilanciamento delle due branche del SNA.
E’ proprio quando la funzione del simpatico si protrae troppo a lungo che iniziamo ad accusare i disagi legati allo stress.

La risposta allo stress non va, poi, solo nella direzione dell’iperattivazione, come visto finora, con una risposta di tipo agitato e ansioso, ma può andare anche nella direzione opposta: dopo una prima fase di iperattivazione, l’organismo reagisce alle eccessive richieste andando “in down”, in ipoattivazione. Questo corrisponde a una risposta più passiva, con sintomi simili a quelli della depressione, con calo di energie, tono dell’umore deflesso, astenia ecc..
Per entrare in un ‘area o nell’altra (iperattivazione o ipoattivazione) c’è una soglia limite che varia da persona a persona, in base alla propria resistenza e alla prorpia capacità di gestione degli eventi, oltre la quale l’organismo produce sintomi, campanelli d’allarme che ci informano che qualcosa non va e che è ora di cambiare qualcosa, all’esterno, nell’ambiente, o all’interno, in noi stessi.

E’ fondamentale imparare a rinoscere i segnali di stress, per fronteggiarli tempestivamente ed evitare di incorrere in disagi significativi.
Ma quali sono questi sintomi?
Se soffrite di stress eccessivo probabilmente vi riconoscerete in una o più di queste condizioni:

  • Sentirsi eccessivamente stanchi, con poche energie

  • Sentirsi infelici, depressi, soli

  • Mancanza di vitalità e creatività, apatia

  • Ipersonnia

  • Sentirsi sotto pressione, nervosi, irritati, ansiosi

  • Sentirsi sopraffatti e mentalmente esausti

  • Tendenza a rimuginare

  • Insonnia

  • Tachicardia, dispnea, rigidità e tensioni muscolari

  • Abbassamento delle difese immunitarie

  • Fatica a concentrarsi

  • Perdita di memoria

  • Stanchezza cronica

  • Debolezza e affaticabilità

  • Difficoltà nel prendere decisioni e nel trovare soluzioni ai problemi

  • Perdita o aumento dell’appetito

  • Disturbi psicosomatici

  • Disturbi sessuali

  • Difficoltà relazionali

Come fare dunque a fronteggiare lo stress e i suoi sintomi?
Alcune tecniche molto efficaci per calmare la mente quando si è agitati consistono nella respirazione addominale profonda o nell’osservazione consapevole del respiro. Si tratta di due esercizi molto differenti; nel primo si controlla il respiro cercando di prolungarlo intenzionalmente e concentrando l’attenzione sulla zona dell’ombelico.
Nel secondo esercizio invece si osserva il respiro che entra ed esce dalle narici come se fossimo degli spettatori consapevoli. Lo scopo di questa pratica è di rendersi conto di quando la mente si distrae per poi ricondurla alle narici e alla sensazione dell’aria che percorre il naso fino alla radice.

Quando invece ci si sente molto scarichi si possono adottare le seguenti strategie:
– Marcia sul posto con affermazioni positive ad alta voce;
– Contrazioni muscolari progressive e sincronizzate con il movimento di inspirazione e espirazione;
– Fare un breve esercizio fisico che coinvolga tutto il corpo in modo da attivare l’energia.

Dott. Roberta Calabrese e Dott.ssa Nadia Pagliuca.