Ansia da separazione
Il Disturbo d’ ansia da separazione è caratterizzato da una forte paura e/o ansia, sproporzionata rispetto allo stadio di sviluppo, che si manifesta durante l’allontanamento da casa o la separazione da una figura di riferimento (es. madre). Per effettuare tale diagnosi devono essere presenti paura, ansia ed evitamento per almeno 4 settimane (per quanto riguarda i bambini e gli adolescenti) e per almeno 6 mesi (per quanto concerne gli adulti); questi sintomi portano a una compromissione significativa del funzionamento dell’individuo.
Diversi criteri vengono utilizzati per identificare tale disturbo:
- forte disagio conseguente all’ allontanamento da casa o alla separazione da figure di riferimento (l’allontanamento e la separazione possono essere sia reali sia immaginati)
- esigenza di stare costantemente in contatto con la figura di riferimento e di dover sapere, in ogni istante, dove sono i propri genitori per paura che possa accadere loro qualcosa di grave, inclusa la morte
- forti preoccupazioni in merito a specifici eventi (es. perdersi, essere rapiti) che potrebbero portare alla separazione e al mancato ritrovamento della figura di riferimento
- paura di stare in casa o di uscire da soli
- paura di dormire da soli o di addormentarsi senza figura di riferimento accanto
- incubi su separazione
- dolori allo stomaco, mal di testa, nausea, vomito, palpitazioni, vertigini o svenimenti
- sviluppo di paure specifiche (mostri, buio, ladri, rapinatori, incidenti ecc)
- tristezza, rabbia e aggressività
- rifiuto e/o difficoltà scolastiche
- isolamento sociale, apatia
- difficoltà nella concentrazione.
Il disturbo è il più frequente prima dei 12 mesi ed è distribuito equamente tra il campione di maschi e femmine.
Sintomi dell’ansia da separazione
- respiro corto
- sudorazione
- dolori addominali, mal di testa, nausea, vomito (più frequenti nei bambini)
- palpitazioni, vertigini, svenimenti, mancanza d’aria, attacchi di panico (più frequenti negli adolescenti e adulti)
- difficoltà a dormire e incubi persistenti in assenza di una figura di riferimento
- ritiro sociale
- apatia
- tristezza
- difficoltà di concentrazione
- paure specifiche (es. animali, mostri, buio, rapinatori, ladri, incidenti, viaggi ecc)
- paura che possa accadere qualcosa di grave a se stessi o alle proprie figure di riferimento
- irrequietezza e nostalgia quando si è lontani da casa
- pianto, rabbia e aggressività
- esperienze percettive insolite (es. vedere strane creature nella propria camera)
- rifiuto di andare a scuola
- ansia eccessiva a seguito dell’allontanamento dei famigliari
Trattamento TCC dell’ansia da separazione
- Assesment: osservazione del minore, analisi funzionale (ABC), colloquio clinico con genitori e con il bambino/adolescente. Il colloquio con i genitori è finalizzato a raccogliere informazioni sul disagio provato dal bambino, sui fattori di mantenimento del problema, ecc. Il colloquio con il bambino è finalizzato ad aiutarlo a capire il ruolo e la funzione del terapeuta, a comprendere il disagio vissuto, a ricavare informazioni sul problema e sulle sue conseguenze.
- Psicoeducazione: vengono fornite, a genitori e figli, informazioni sull’ansia, sul disturbo d’ansia da separazione, sulle conseguenze fisiche e sul decorso del disturbo.
- Respirazione e rilassamento: addestramento alla respirazione diaframmatica e training di rilassamento muscolare per migliorare le capacità del bambino e/o adulto di gestire e intervenire sulle risposte d’ansia.
- Trattamento cognitivo: individuazione e modificazione dei pensieri disfunzionali.
- Trattamento comportamentale: esposizione graduale alle situazioni temute e desensibilizzazione sistematica
- Parent-Training: sostegno genitoriale finalizzato a fornire competenze atte gestire in modo funzionale i comportamenti del bambino al fine di non rinforzare e alimentare le paure e il disturbo.
- Training sull’autostima, sull’assertività e sulle abilità sociali.
- Utilizzo di tecniche comportamentali quali rinforzo, shaping, modellamento, estinzione.