Encopresi

L’encopresi e caratterizzata dalla perdita di feci involontaria o volontaria per un periodo superiore ai 3 mesi e almeno per una volta al mese. Per poter far diagnosi di encopresi, il bambino deve avere almeno 4 anni e deve aver fatto tutti gli accertamenti possibili per escludere una possibile patologia di natura organica o fisiologica. Quando il bambino decide di non assecondare i movimenti peristaltici intestinali, la massa fecale si accumula nel retto. Via via che le feci si accumulano, l’umore e l’appetito si riducono a causa della comparsa di dolori addominali provocati dalla distensione della parete e dallo sforzo ritentivo. A questo punto, le feci in eccesso fuoriescono in maniera incontrollata. La perdita di controllo rispetto alle fuoriuscite confonde il bambino e innervosisce il genitore.

L’autostima si riduce e possono manifestarsi tendenze all’isolamento in un quadro di diffusa depressione oppure di eccessiva dipendenza da parte dei genitori o ancora di aperta aggressività. Frequente è anche uno scarso controllo dell’aggressività, di una scarsa tolleranza all’ansia e alle frustrazioni.

Esistono due tipologie di encopresi:

  • primaria: quando il controllo degli sfinteri non è mai stato acquisito, e quindi il bambino non ha mai imparato ad utilizzare per esempio il vasino/riduttore per fare la cacca;
  • secondaria se il controllo degli sfinteri è stato precedentemente acquisito in maniera adeguata e poi perduto.

In alcuni casi, quando le feci vengono trattenute volontariamente fino ad un limite massimo di sopportazione, possiamo avere il “megacolon psicogeno”, ovvero le feci si accumulano nella parte terminale dell’intestino e lo dilata in maniera cronica al punto che il bambino fa fatica ad avvertire lo stimolo.

L’encopresi si manifesta:

  • con costipazione e incontinenza da sovrariempimento: le feci sono generalmente poco formate e la fuoriuscita può variare da poco frequente a continua, per lo più durante il giorno. Quando il bambino prova a defecare soltanto parte delle feci viene eliminata e l’incontinenza si risolve dopo il trattamento della costipazione.
  • senza costipazione e incontinenza da sovrariempimento: il soggetto si sporca in modo intermittente.

Nel 90% dei casi è un sintomo di costipazione cronica. Raramente (<5%) è dovuta a disfunzioni anorettali o a patologie del midollo spinale. Quasi mai è causata da una psicopatologia di base ma è spesso associata ad una condizioni di stress emotivo.

I fattori che intervengono nella genesi del problema, possono essere:

  • organici: costipazione cronica, megacolon, malattie gastrointestinali:
  • cognitivi: disturbi dell’apprendimento, deficit cognitivi;
  • psicologici: alterati rapporti familiari, aspettative e/o richieste eccessive da parte dei genitori, ansia, esperienze di abuso passate e presenti. L’encopresi può segnalare uno stato di disagio del bambino che utilizza il corpo per esprimere lo stato di ansia e aggressività o può assumere un significato francamente oppositivo.

 

Dati demografici

L’encopresi è un problema piuttosto frequente tra i bambini dai 4 ai 13 anni. In Europa ne soffrono circa l’1,5 % dei bambini di 7 anni.

Trattamento

La terapia dell’encopresi segue quattro linee fondamentali:

  1. la scelta di una dieta adeguata e l’assunzione corretta di liquidi costituisce un mezzo utilissimo per contrastare la stitichezza frequentemente associata all’encopresi
  2. si stabiliscono dei comportamenti ripetitivi per indurre il bambino ad acquisire una certa regolarità della defecazione e le abitudini relative all’uso del wc. È necessario che il bambino abbia ritmi alimentari il più possibile regolari, nonché una buona igiene del sonno. Un ruolo importante è rivestito anche dall’esercizio fisico.
  3. Aumento del riconoscimento dello stimolo defecatorio che si effettua attraverso i metodi comportamentali che consentono di facilitare l’apprendimento e il ri-apprendimento del bambino attraverso tecniche basate sull’uso del rinforzo.

Di fondamentale importanza è l’intervento di natura cognitiva per il trattamento dei problemi emotivi e legati alla scarsa autostima e per modificare gli atteggiamenti del paziente e dei familiari legati all’encopresi.