Fobia sociale
Il Disturbo d’Ansia Sociale (fobia sociale) è caratterizzato da una paura e/o ansia intensa e persistente che si manifesta in situazioni di interazione sociale (parlare davanti a più persone, parlare al cellulare in pubblico, ecc.), e/o in circostanze in cui la prestazione personale potrebbe essere oggetto di valutazione (es. sostenere un esame, cantare o parlare in pubblico).
La paura viene solitamente accompagnata da sintomi somatici quali: il rossore in viso, la sudorazione eccessiva, disturbi intestinali, ecc.
L’individuo che presenta questo disturbo teme di essere inadeguato o di non essere all’ altezza della situazione, provando ansia, vergogna e paura di essere criticato e giudicato negativamente.
Spesso, temendo il giudizio negativo, la persona tenderà a evitare gli eventi sociali temuti o ad affrontarli con ansia eccessiva che si manifesta anche ore o giorni prima dell’evento.
Pur riconoscendo che il suo stato d’ansia non è giustificabile, l’individuo non riesce a farvi fronte mettendo in atto strategie di evitamento o comportamenti protettivi (come l’evitare il contatto oculare).
L’ansia anticipatoria (ore o giorni prima) può sovraccaricare il soggetto fobico a tal punto da determinare una reale prestazione scadente e imbarazzante e e da innescare un inarrestabile circolo vizioso.
L’ansia anticipatoria per il presunto giudizio negativo può poi suscitare vergogna e imbarazzo portando a sentirsi inferiore, ridicolo e incapace tanto da innescare un processo mentale in grado di demolire la sua già fragile autostima.
L’ansia può essere specifica per alcune situazioni o estendersi in modo da invalidare significativamente l’intera vita dell’individuo.
Nei casi più gravi l’ansia sociale può portare a un attacco di panico.
Questo disturbo si presenta in egual modo nei bambini, negli adolescenti e negli adulti anche se diminuisce con l’avanzare dell’età. La popolazione femminile sembra essere maggiormente colpita. Situazioni solitamente temute:
- conoscere e interagire con persone nuove
- telefonare in pubblico
- essere al centro dell’attenzione
- essere osservati mentre si fa qualcosa
- parlare in pubblico
- esibirsi sul palco
- essere preso in giro o criticati
- parlare con persone importanti o autorevoli
- sostenere gli esami
- scrivere mentre si è osservati
- mangiare o bere in pubblico
- parlare in una riunione
- prendere parte a eventi sociali.
Sintomi:
Sintomi cognitivi:
- perdita momentanea della memoria (incapacità di ricordare cosa si voleva dire
- eccessiva ansia in situazioni sociali quotidiane
- preoccupazione intensa molto tempo prima di una situazione sociale
- paura di essere guardato e giudicato dagli altri
- paura di agire in modo imbarazzante
- timore che gli altri noteranno il proprio nervosismo.
Sintomi fisici:
- tremori, tensioni muscolari
- vampate di calore, arrossire
- mancanza di fiato
- mal di stomaco
- tremore e agitazione
- tachicardia
- sudorazione, sensazioni di vertigine.
Sintomi comportamentali:
- balbettamento e diminuzione tono voce
- evitare situazioni al punto tale da limitare e compromettere le proprie attività quotidiane
- cercare di essere sempre poco visibili agli altri
- necessità di portare spesso qualcuno con sè
- usare sostanze alcoliche prima delle occasioni sociali per calmarsi.
Terapia TCC
- Assesment: valutazione clinica della fobia sociale (frequenza, sintomi, evitamenti, comportamenti protettivi); valutazione cognitiva dei pensieri automatici negativi, degli schemi di sé e interpersonali e delle strategie relazionali.
- Psicoeducazione: vengono fornite informazioni sull’ansia, sulla fobia sociale, sul concetto di vergogna e sulle conseguenze fisiche del disturbo e sul decorso del disturbo.
- Respirazione e rilassamento: addestramento alla respirazione diaframmatica e training di rilassamento muscolare per migliorare le capacità del soggetto di gestire e intervenire sulle risposte d’ansia.
- Trattamento cognitivo: ristrutturazione cognitiva finalizzata alla modificazione delle credenze catastrofiche relative all’ansia sociale. Intervento di decentramento dalla focalizzazione su di sé (che porta a una sovrastima ansia e interpretando erroneamente immagine di sé di fronte agli altri) alla focalizzazione sugli altri.
- Trattamento comportamentale: esposizione graduale in vivo e in immaginazione ai pensieri e agli stimoli temuti ed evitati
- Training sull’assertività e sulle competenze sociali