relazioni tossiche

Motivazione è un termine molto usato nella società moderna per cercare di contrastare gli stati di passività in cui l’uomo potrebbe ritrovarsi. Ma di che cosa si tratta nello specifico?
La motivazione è l’insieme di processi psicologici che ci permettono di mettere in atto delle azioni intenzionali per raggiungere un obiettivo prefissato. Parliamo quindi di comportamenti non casuali ma attuati con uno scopo ben preciso ovvero la sopravvivenza propria e della specie.
Particolare importanza ricopre la motivazione in ambito scolastico perché nella fase evolutiva l’autostima potrebbe non essere particolarmente sviluppata e questo ricade spesso anche sullo studio.
Che si tratti di uno studente con DSA o un ragazzo con difficoltà nello studio per vari motivi, la motivazione è un elemento chiave. Rappresenta infatti ciò che fa scattare la scintilla e mettere il turbo nell’apprendimento.

Gli anni della scuola dell’obbligo vengono per alcuni ragazzi vissuti passivamente in quanto non riescono a cogliere il reale intento della frequentazione dei banchi scolastici. Spesso la mancanza di voglia si associa anche a problemi di tipo socio-relazionale ed emotivo dovuto a dinamiche familiari particolari o drammi adolescenziali e questo complica maggiormente la situazione. È invece fondamentale riuscire a far capire loro l’importanza di affrontare il percorso scolastico con la giusta motivazione per ottenere dei risultati migliori.
L’obiettivo dell’insegnante è quello di trasmettere le conoscenze su un determinato argomento facendo in modo che venga compreso ma anche interiorizzato. Il ragazzo non dovrà solo essere in grado di compilare un semplice foglio del compito o prendere un voto alto ma riuscire ad applicare quel concetto anche a contesti di vita quotidiana o più in generale averlo appreso realmente. Se il ragazzo però, per motivi personali o legati all’organizzazione scolastica, non riesce ad apprendere nel modo ordinario allora è necessario accompagnarlo in un percorso di conoscenza di sé che può portare ad una maggiore consapevolezza della propria autostima, una maggiore motivazione ed infine successo.

Per motivare non ci vuole molto, basta solo trovare il punto giusto per poter innescare nel ragazzo la passione ed il giusto desiderio di scoprire e scoprirsi.
Si può basare su aspetti più pratici (come ad esempio: suggerirgli di vedere video informativi da associare ai testi scolastici) oppure più psicologici. In quest’ultimo caso facciamo riferimento in particolare alla distinzione tra la motivazione:
intrinseca: è un qualcosa che parte da sé;
estrinseca: il ragazzo si sente motivato da fattori esterni.

Non vi è un giusto o uno sbagliato in questa distinzione però una maggiore motivazione intrinseca potrebbe favorire un aumento nella consapevolezza di sé, in termini anche di autostima. Questo accade in quanto la “causa” dei successi/insuccessi è attribuita alle proprie forze.
Pensando ad esempio ad un caso concreto a livello scolastico: la percezione del risultato di un esame potrà essere differente se si attribuisce la “colpa” a fattori esterni (bravura del professore, impostazione del compito, fortuna, karma, fede..) piuttosto che ad aspetti interni (tempo impiegato a studiare, metodologia efficace ..). Nel secondo caso (motivazione intrinseca) il ragazzo tenederà ad impiegare tutte le sue risorse fisiche, cognitive e temporali per ottenere un risultato mentre nel primo caso (motivazione estrinseca) si rischia di mettere in atto un comportamento passivo in attesa che un fattore esterno permetta di raggiungere un buon risultato.
Bisogna perciò lavorare con i ragazzi per far in modo che possano aumentare la loro motivazione interna e che riescano, con le loro forze e credenza in sé, a raggiungere i risultati prefissati.
Da non sottovalutare è anche l’aspetto extra scolastico in quanto può influire sulla motivazione alla vita in generale e più nello specifico ripercuotersi positivamente anche sullo studio. Facciamo riferimento all’importanza di coltivare i propri hobby, svolgere sport ed avere una costanza nelle relazioni sociali. Le gioie ma anche i momenti di sconfitta o disagio, se espressi in ambiti sportivi che permettono di scaricare la tensione o attraverso il confronto e condivisione con amici, possono favorire un aumento della motivazione.
Ad ogni ragazzo che sta combattendo una battaglia alla ricerca della motivazione giusta per affrontare le situazioni il consiglio è quello di non mollare ma trovare il punto di svolta (che c’è in ognuno di noi). Nel caso in cui ci si trovasse di fronte ad una situazione che si pensa vada oltre le proprie potenzialità, è importante ricordare sempre:
“Più grande è la lotta più glorioso sarà il trionfo” (Il Circo della Farfalla).

Dott.ssa Sara Perilli