smettere di fumare

Uno dei paradossi più evidenti dei fumatori, è sicuramente quello che praticamente tutti i tabagisti vogliono smettere di fumare; Se non lo vogliono adesso, lo vorranno presto. Questo è uno degli indicatori più forti che l’abitudine al fumo è, in primo e più importante luogo, una tossicodipendenza.

Secondo l’osservatorio nazionale del fumo (dati 2013), sono in aumento i tentativi di smettere di fumare, con tendenza costante negli ultimi 5 anni. La principale motivazione sembra essere quella relativa alla propria salute, mentre le ragioni economiche non sembrano minimamente influenzare il fumatore nel prendere questa decisione (nonostante la crisi economica oltre il 75% dei fumatori non ha modificato le proprie abitudini, anzi, il numero di fumatori l’anno successivo è raddoppiato).

Nel 2013 circa il 30% di fumatori italiani ha provatoa smettere di fumare, numero in aumento, ma purtroppo quasi il 70% è riuscito a interrompere per qualche settimana o qualche mese, mai in modo definitivo. Ma forse il dato più interessante è che i tentativi di smettere senza alcun tipo di supporto sono stati praticamente tutti fallimentari (92%).

Sembra quindi che la sensibilizzazione al problema del tabagismo stia migliorando (in generale, il numero di fumatori sta calando) ma come metodi e tecniche per smettere non ci sia un’adeguata educazione e formazione (solo il 5% dei fumatori chiede aiuto al proprio medico per smettere).

Chiedere aiuto ad un professionista è il primo passo per riconoscere il tabagismo come una tossicodipendenza, che ha bisogno di strumenti adeguati e del giusto supporto sanitario.

Dott. Simone Tealdi