rimuginio

Soprattutto in questo momento storico in cui la società muta i suoi assunti di base sulla sessualità occorre fare chiarezza su concetti pregnanti l’essere umano e la sua psicologia. Vi è molta confusione riguardo la terminologia utilizzata dai vari mezzi di comunicazione e sempre di più i nostri pazienti si trovano spaesati e sofferenti. Partiamo dal concetto di disforia di genere per arrivare alla differenza tra identità di genere, ruolo di genere e orientamento sessuale.
La disforia di genere fa riferimento al profondo disagio derivante dalla discrepanza tra il genere esperito/percepito da una persona e quello assegnatogli alla nascita, associato a compromissione del funzionamento in aree di vita significative. Il disagio che si accompagna a tale condizione è legato all’incongruenza tra due precise dimensioni dell’identità sessuale: l’identità di genere e il sesso biologico. L’identità di genere è concettualizzata come il senso di sé come maschio o femmina; il sesso biologico, invece, è definito dalle caratteristiche sessuali a livello cromosomico, gonadico e genitale.
Per comprendere la disforia di genere, i principali studiosi contemporanei hanno sviluppato un modello tripartito composto, appunto, dalle tre componenti della psicologia della sessualità:
• identità di genere;
• ruolo di genere;
• orientamento sessuale.

L’identità di genere è stata definita come il senso di sé, l’unità e la persistenza della propria individualità maschile o femminile o ambivalente, particolarmente come esperienza di percezione sessuata di se stessi e del proprio comportamento. Nella maggioranza dei casi l’identità di genere è congruente con il sesso biologico. In alcuni casi, tuttavia, questa può presentarsi in modo variante fino ad assumere una vera e propria disforia di genere in infanzia che può persistere o meno nel tempo.
Il ruolo di genere fa riferimento a tutto ciò che una persona fa, comprese l’eccitazione e la risposta sessuale, per esprimere agli altri l’appartenenza a un determinato genere. Tale ruolo è frutto in gran parte dell’apprendimento di consuetudini sociali, cui l’individuo può conformarsi o meno, per manifestare agli altri il grado di aderenza alle aspettative e alle regole socioculturali su come un genere dovrebbe essere “interpretato”. In tal senso, il ruolo di genere, rappresenta una rielaborazione personale di condizionamenti esterni che deriva dal particolare modo in cui si è venuta a costruire l’identità di genere.
Infine, l’orientamento sessuale fa riferimento alla tendenza della persona a rispondere con eccitazione a certi stimoli sessuali. Questa componente comprende anche l’attrazione e le fantasie sessuali, le preferenze sociali ed emotivo-sentimentali, l’autoidentificazione e lo stile di vita. Genericamente, le persone tendono a definire il proprio orientamento sessuale in eterosessuale, omosessuale o bisessuale, sulla base del genere verso cui è diretta l’attrazione o l’attivazione sessuale e affettiva.
Ci preme sottolineare questo argomento perchè vediamo sempre più persone che etichettano se stessi e gli altri in modo riduzionistico non tenendo conto di determinati fattori della psicologia della sessualità, di conseguenza non riuscendo a comprendere, accettare ed accogliere persone anche molto vicine a loro.
Dott. Jean Floris

Riferimenti bibiografici:
Dettore, D. (2018), Trattato di psicologia e psicopatologia del comportamento sessuale, Giunti.