Le pazienti che soffrono di un disturbo borderline di personalità (DBP) hanno difficoltà in quasi tutti gli ambiti della loro vita.
Da un punto di vista psicologico hanno frequenti cambiamenti di umore e possono mostrare improvvise esplosioni di rabbia, difficoltà nelle relazioni e comportamento impulsivo.
Spesso persone con disturbo borderline hanno difficoltà a trovare e a mantenere un lavoro o a portare avanti gli studi nonostante un buon livello di intelligenza e creatività.
Queste pazienti possono mettere in atto comportamenti autolesionistici tramite mutilazioni e/o abuso di sostanze. Risulta anche elevato rispetto a chi non soffre di questo disturbo il rischio di suicidio che arriva al 10%.
La maggior parte delle pazienti affette da disturbo borderline di personalità ha subito nel corso dell’infanzia esperienze di abuso sessuale fisico e/o emotivo.

Alcune ricerche  che legano il trauma infantile al disturbo borderline di personalità mostrano che:

  • 40%-70% di abusi sessuali durante l’infanzia nel DBP
  • Relazione positiva tra abusi sessuali e maltrattamenti fisici e DBP
  • Relazione positiva tra gravità degli abusi sessuali e gravità dei sintomi del DBP
  • Le persone con abusi sessuali o trascuratezza hanno 4 volte la probabilità di sviluppare un DBP

Le pazienti con BPD hanno un attaccamento disorganizzato che deriva da un rapporto con il genitore che ha rappresentato nella loro infanzia al contempo un porto sicuro e una fonte di pericolo.
Esistono oggi trattamenti efficaci per il disturbo borderline, tra questi possiamo citare la terapia dialettica comportamentale e la schema therapy.
La terapia dialettica lavora principalmente sulla costruzione di abilità necessarie a migliorare il rapporto con sè e con gli altri. Ad es. al paziente si insegnano le tecniche di meditazione per modulare le proprie emozioni e costruire il senso della propria identità e abilità assertive per aiutarlo a gestire le proprie relazioni. La schema therapy ha come scopo aumentare nel paziente la consapevolezza delle parti di sè che si attivano, aiutarlo a ricollegare le reazioni del presente alle esperienze passate e supportarlo nel superamento dei traumi infantili.