disturbo del comportamento alimentare

I dati epidemiologici più recenti mostrano che nei Paesi occidentali la prevalenza del Disturbi del Comportamento Alimentare nella popolazione si attesta attorno al 5%. Nello specifico, per l’Anoressia nervosa e la bulimia nervosa, i dati epidemiologici a livello internazionale indicano un picco tra le adolescenti e le donne adulte (1% per AN; 3% per BN). Per le forme sotto-soglia invece, sono interessate le persone di sesso femminile (circa il 10%). Ogni anno ci sono circa 12 nuovi casi di BN su 100.000 donne, 8 casi su 100.000 per AN.

I maschi rappresentano appena il 10% dei soggetti colpiti da questi disturbi. L’aumento esponenziale dei casi di disturbi alimentari avvenuto nelle ultime decadi è indice di un rapporto conflittuale dell’essere umano col cibo ed è parte di un grave problema sociale, di cui fa parte anche l’aumento dei casi di obesità. La combinazione di un ambiente che favorisce stili di vita sedentari e al tempo stesso offre
continuamente stimoli al consumo alimentare, inserito però in una cornice culturale in cui la moda e la dieta influenzano moltissimo, può infatti favorire lo sviluppo dei DCA. Per quanto concerne il decorso, il tasso di remissione dell’Anoressia nervosa è del 25% circa dopo 3 anni dall’esordio e del 75% dopo 8 o più anni. Nel 15% dei casi invece il disturbo diventa cronico, penalizzando di molto la qualità di vita del paziente.

Fattori che indicano una prognosi positiva sono la giovane età e la breve durata del disturbo; fattori di prognosi negativa sono la presenza di complicanze mediche o psichiatriche come per esempio i disturbi di personalità.
Anche il suicidio è una conseguenza frequente della malattia, arrivando al 20% di tutte le cause di morte.
La Bulimia nervosa regredisce di circa il 27% ad un anno dall’esordio e di oltre il 70% dopo 10 anni (forme croniche il 23% della popolazione). Il viraggio dalla Bulimia all’Anoressia è raro, più frequente il contrario (30% dei casi). Anche per BN sono
indice di prognosi negativa la comorbidità di disturbi di personalità, insieme a bassa autostima e obesità.
Anche se si parla di disturbi psichiatrici, i disturbi del comportamento alimentare provocano spesso complicanze fisiche molto serie, dovute alla malnutrizione e alle condotte di controllo. In genere la frequenza e la gravità delle complicanze mediche sono direttamente collegate alla
gravità del disturbo del comportamento alimentare, e si risolvono una volta normalizzata l’alimentazione ed il peso corporeo.
Dott. Simone Tealdi